Biking o trekking? Perché fare sport all’aria aperta

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Gli sport all’aria aperta sono adatti a chi ama il profumo dell’erba, della pioggia e della terra. Sono le discipline adatte a chi non ha paura di sporcarsi e cerca l’avventura in ogni momento. Oggi parliamo di due particolari sport all’aria aperta per capirne i pro e i contro e per farci un’idea su quanto siano adatti o meno ai tuoi gusti.

Biking e trekking: la solitudine nel gruppo

sport all'aria apertaUscire in bici con un gruppo di affiatati pedalatori è un’esperienza unica ma particolare. Chiaramente si va in bici in gruppo per condividere l’ebrezza della salita e la soddisfazione a fine fatica. Tuttavia il vero rapporto di squadra consiste nel legame tra corpo e bike. Ci sono momenti in cui si pedala insieme. Ce ne sono altri in cui è necessario sganciarsi dal gruppo perché si ha voglia di stirare i motori oppure si ha bisogno di recupero. In questi momenti si è soli, ma in gruppo. E sono questi i veri momenti che ci segnano, come quando stiamo per arrivare in cima ad una salita che mai avremmo pensato di poter superare. Così nel biking, anche nel trekking le sensazioni sono simili. Solo che al posto della bici ci sono le tue gambe e la tua voglia di superare i limiti.

Benefici degli sport all’aria aperta

sport all'aria apertaFacile. Il metabolismo! Qui trovi un semplice test per scoprire la condizione del tuo metabolismo. Ognuno di noi ha una condizione metabolica differente dovuta principalmente dal cibo che mangia e dall’ambiente in cui vive. In ogni caso, stare all’aria aperta pulisce i polmoni e arieggia il cervello (come diceva il mio istruttore), oltre a giovare sul nostro metabolismo, colpevole a volte di farci sentire stanchi, affaticati, infreddoliti o irritati. Ma non solo! Un cervello ossigenato a contatto con la natura guadagna punti di concentrazione e buon umore. Le endorfine liberate quando siamo all’aria aperta sono circa il doppio di quelle che il nostro corpo sprigiona facendo sport al chiuso. Ed è qui che gli sport come il biking o il trekking ti entrano nel sangue al punto da non poterne più fare a meno.

Svantaggi e punti a sfavore

Anche per questo tipo di attività esistono dei contro da considerare. Innanzitutto il clima. C’è chi non ama la pioggia come chi detesta il solleone. Se non ami essere esposto alle variazioni climatiche, questi sport non fanno per te. Fare sport all’aria aperta richiede un’attrezzatura mediamente più costosa e una capacità di convivenza con tutti gli esseri viventi dell’ecosistema, zanzare incluse. Oltre a tenere d’occhio le tue performance, quindi, dovrai fare i conti con l‘ambiente che ti circonda ed essere preparato a qualsiasi evenienza.

Silvia Ciuffetelli
Sport-Addicted

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Questo articolo ha 4 commenti

  1. Adriano Fanciulli

    Buonasera,
    abituato a leggere gli articoli di argomento nutrizionistico della Dr.ssa Capriolo – seppur nella loro semplicità espositiva,cmq sempre esaurienti e ben centrati -,mi sono trovato invece a malincuore leggermente “spiazzato” nel leggere questo articolo sugli sports outdoor,perchè da esperto del settore fitness l’ho trovato veramente “misero” in quanto a contenuti e indicazioni e quindi poco attinente alla qualità abituale dei vostri collaboratori.
    Soprattutto al giorno d’oggi l’ambito dello sport e del fitness deve essere trattato con più consistenza e minor “leggerezza” educativo-informativa,per ovvii motivi che non sto qui ad elencare!
    Spero quindi in futuro di leggere qualcosa di più utile, interessante e soprattutto “sostanzioso” sull’argomento – anche perchè sono certo che l’autrice ne è più che capace! -.
    E ovviamente questa mia breve nota critica vuole avere una connotazione esclusivamente costruttiva e non certo polemica o negativa!.
    Grazie per l’attenzione.

    Dr. Adriano Fanciulli,dbm-msn

    Dottore DBM-USA in Medicina Biologica
    Dottore MSN-USA in Nutrizione Funzionale Applicata
    Tecnico Sportivo Federale Nazionale CONI per i settori Gym-Boxe,Boxe-Fitness,Fitness Generale e Metabolico,Preparazione Atletica e Sportiva,Posturo-Kinesiologia Funzionale Applicata.

    1. Silvia Ciuffetelli

      Gentile Dr. Fanciulli,
      grazie davvero per le sue annotazioni e per la fiducia che ripone in Meetab.
      Purtroppo ha ragione, sebbene l’intento, di questo e di una serie di altri articoli che usciranno in tema “sport”, sia quello di avvicinare tutte le persone che vorrebbero iniziare a praticare una disciplina sportiva ma che hanno bisogno di orientarsi su quale sia la più affine e la più adatta ai loro interessi, ai loro gusti e, perché no, al loro portafogli.
      Colgo l’occasione per prometterle che accontenteremo anche i lettori più informati come lei senza spaventare chi non parla “la nostra lingua”. Grazie di aver dedicato il suo tempo per darci un ottimo consiglio. Continui a leggere i nostri articoli e non esiti a darci la sua opinione, per noi preziosa.

      Un caro saluto
      Silvia Ciuffetelli

  2. Branka

    SONO D’ACCORDO PER PRATICARE LO SPORT ALL’APERTO. HO ESPERIENZA DIRETTA IN QUANTO PRATICO NUOTO IN MARE APERTO TUTTO L’ANNO. HO CALCOLATO CHE NUOTO 800 KM ALL’ANNO. OGGI MARE 8 GRADI STUPENDO. GRAZIE E BUON LAVORO!!!!

    1. Silvia Ciuffetelli

      Complimenti! Nuotare 8oo km l’anno è davvero un ottimo risultato. Tanta invidia per la bella giornata che stai trascorrendo! Grazie a te e buon divertimento!

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