Educarsi alla costanza: un premio per mente e corpo

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educarsi alla costanza

Perché risulta importante educarsi alla costanza?

Quando si intraprende un percorso di allenamento, è bene chiedersi con attenzione quali siano le motivazioni che ci abbiano spinto ad iniziare. A prescindere dal tipo di allenamento che andremo ad intraprendere, bisogna tenere a mente che le ragioni possono essere differenti e che, in virtù di questa distinzione preliminare su cui riflettere, varia anche l’approccio comportamentale da mettere in atto.

Educarsi alla costanza è un processo dinamico.

Innanzitutto chiedetevi perché volete iniziare a fare un qualsiasi tipo di attività motoria o, se già lo fate, perché avete iniziato.

I motivi possono derivare dalla voglia di perdere peso, di aggiungere massa muscolare, di stare bene, di buttarsi alle spalle una dolorosa fine di un amore e così via. Oggi ci concentriamo particolarmente su uno degli obiettivi più “complicati” da raggiungere, cioè perdere peso.

Non spaventatevi se ho appena scritto che perdere peso sia un obiettivo complicato. L’azione in sé, ovvero buttare giù chili, se fatta con metodo, è banalmente facile. Ciò che è più difficile è il cambiamento radicale dello stile di vita per sposarne uno completamente nuovo, fatto di alimentazione sana, qualche rinuncia e tanta attività fisica. Risulta inoltre molto utile abbinare un multivitaminico specifico per il controllo del peso.

Educarsi alla costanza non è sinonimo di punirsi

educarsi alla costanzaSiamo costantemente bombardati dall’attenzione al peso e ognuno di noi soffre numerosi complessi dovuti al continuo paragone che facciamo tra il nostro corpo allo specchio e i canoni di bellezza da Instagram.

Molto spesso non vogliamo una pancia più piatta perché è sintomo di salute, ma la desideriamo perché il bikini pubblicizzato da questa o quella modella, su di noi calza in modo assai differente e che, per l’appunto, non ci piace.

Iniziare a fare movimento per perdere peso non è una punizione ma un premio che stiamo donando a noi stessi. I risultati non saranno visibili alla terza lezione di Zumba. E forse nemmeno alla quarta.

Per poter vedere i cambiamenti bisogna aver la pazienza di attendere

Mangiare verdure, fibre e frutta, allo stesso modo, non è una severa punizione rivolta a scontare anni passati di eccessi alimentari. Semplicemente è un ottimo modo di volersi bene e di stare meglio. Arriva per chiunque, un momento in cui la difficoltà ad andare avanti è troppo forte, al punto di farci vacillare.

Sarà proprio quel momento, quello in cui state per rimandare l’allenamento, che fortificherà la vostra psiche. Se non ve la sentite di allenarvi, prima di decidere di non andare, fermatevi un attimo e chiedetevi: perché non voglio allenarmi?

Sono stanco? Il corso che seguo non mi piace? Mi sento in imbarazzo a sudare davanti a sconosciuti?

educarsi alla costanzaLe motivazioni possono essere tantissime e molte sono solamente scuse per non abbandonare la vostra solita area di confort. Così facendo, non state gratificando una vostra voglia, bensì state andando contro i vostri interessi.

Educarsi alla costanza è un processo, non un momento chiuso della nostra vita. Non esistono persone che ce l’hanno e persone che non ce l’hanno. La si impara, certamente. Ma ciò che conta, per quanto riguarda questo discorso, è che dobbiamo avere la pazienza di ambientarci ad un nuovo stile di vita.

Generalmente il cervello umano impiega circa 21 giorni per abituarsi ad un cambiamento. Dopo di ciò, sono sicura che avrete capito il perché è importante nutrirsi bene e fare del buon movimento. Sarete entrati in una nuova modalità di pensiero e vi sentirete meglio giorno dopo giorno. Sarà ormai lontano il periodo in cui educarsi alla costanza sembrava un’impresa impossibile. Dal momento in cui la vostra mente si sarà abituata al nuovo stile di vita, ecco, quello sarà il momento in cui non tornerete mai più indietro.

Silvia Ciuffetelli
Sport-Addicted

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