Non esiste un integratore a “taglia unica”!

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Viviamo in un’era in cui le malattie vengono affrontate principalmente maneggiandone i sintomi e non le cause. Siamo bombardatiintegratore costantemente dall’idea che possa esserci un’unica “pillola magica” come soluzione, che ci permetta quindi di risolvere qualsiasi tipo di disturbo.

Purtroppo “la panacea di tutti i mali” non esiste e qualsiasi promozione di questo concetto si rivela solo pura strategia di marketing. La verità è che un approccio del genere è inefficace e inefficiente.

Fortunatamente di recente sta emergendo un altro tipo di approccio nei confronti della sanità, il cui obiettivo è quello innanzitutto di prevenire la comparsa di malattie e in secondo luogo di sostenere l’organismo, quando necessario, ad affrontare al meglio la patologia, ossia focalizzandosi sulle cause e non esclusivamente sui sintomi.

Questo atteggiamento mette in risalto l’estrema importanza dell’alimentazione e dell’assistenza sanitaria integrativa o più semplicemente dell’integrazione.

Il problema delle carenze nutrizionali

A causa dello stato attuale dell’ambiente che ci circonda, ciò che mangiamo non è più in grado di nutrirci come una volta. La frutta e la verdura ad esempio hanno un potere nutrizionale 10 volte inferiore rispetto a cinquant’anni fa. Questo è dovuto all’impoverimento dei terreni coltivati, dell’aria che respiriamo e al forte inquinamento.

Secondo alcune indagini svolte a livello nazionale negli Stati Uniti, circa un terzo degli americani adulti non riesce ad assumere il proprio fabbisogno giornaliero di vitamina C, e il 90% degli adulti è carente di vitamina E o altri nutrienti. Questi sono solo degli esempi.

Cibo salutareRisulta quindi fondamentale migliorare il più possibile la qualità dell’alimentazione e cercare, laddove necessario, di colmare le carenze nutrizionali che nel tempo possono influire fortemente sul nostro stato di salute, sulla comparsa di patologie più o meno gravi e infine sulla nostra capacità, eventualmente, di affrontarle.

La sinergia degli elementi

L’integratore singolo che promette da solo di risolvere ogni problema è un’utopia! E’ anch’essa pura strategia di marketing e si rivela estremamente inefficace e incompleto.

Il nostro corpo, per funzionare al meglio, per rimettersi in forma e per guarire da alcuni disturbi, necessita dell’azione sinergica di diversi nutrienti in specifiche concentrazioni.

Non pensereste mai di riparare una bicicletta o di appendere un quadro con un solo utensile, ma prendereste l’intera cassetta degli attrezzi e in base alle necessità scegliereste gli strumenti più adatti al vostro scopo. Il nostro metabolismo funziona nello stesso modo.

Per migliorare l’assimilazione di alcuni nutrienti necessitiamo di altre sostanze, quindi per migliorare la nostra condizione di salute bisogna agire da più punti contemporaneamente.

Tornando all’esempio della vitamina C, in caso di una sua carenza specifica, per riportare i suoi valori a livelli ottimali, bisognerebbe fornire al corpo anche altri nutrienti, per esempio l’aminoacido lisina, che promuove all’assimilazione di vitamina C. Quest’ultima a sua volta risulta fondamentale per implementare l’assorbimento del ferro. Possiamo vedere il metabolismo come una catena.

Inoltre esiste un’individualità metabolica per la quale ciò che fa molto bene ad una persona non è detto che sia altrettanto efficace per un’altra, non siamo tutti uguali!

L’integratore quindi non è un vestito a taglia unica che può andar bene per tutti, ma deve essere un abito cucito su misura su di noi e perché ci cada bene addosso deve essere altamente personalizzato.

La soluzione è capire in primis quali sono le carenze nutrizionali che ci caratterizzano e che ci permettono poi di intraprendere la corretta strada per il miglioramento della nostra condizione di salute o per la risoluzione di eventuali disturbi. Un modo per farlo è compilare il test NUMEX, un test che individua la condizione metabolica e le specifiche carenze nutrizionali, sviluppato sulla base di oltre 10000 analisi mediche metabolomiche. In questo modo non affideremo la nostra salute ad un unico integratore, ma si potrà agire in maniera completa, considerando l’intero metabolismo.

Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista

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