Tennis o Squash, quali differenze ci sono? Quella di oggi è una breve riflessione per capire i punti di forza di queste due discipline sportive che ci aiuterà a scegliere quale delle due sia la più indicata per noi.

Partiamo dal tennis

Come è noto, lo scopo del tennis è quello di colpire una pallina molto piccola tramite una racchetta, per fare in modo che l’avversario non riesca a ribatterla dopo il primo rimbalzo nel campo avversario, oppure di farla battere in maniera tale che vada fuori le linee o non che riesca a superare la rete di metà campo. Viene considerato uno sport abbastanza completo, sebbene ‘asimmetrico’ perché se da un lato allena la precisione e la coordinazione di tutto il corpo in funzione della racchetta, ciò che fa di un giocatore un top player è l’intelligenza tattica. Di fondamentale importanza, quindi, è lavorare equamente sul corpo, sulla tecnica, sulla tattica di gioco e sul fattore psicologico. Quest’ultimo entra in gioco nella gestione della tensione e delle debolezze dell’avversario, per cui i più importanti professionisti del tennis mondiale hanno non uno, ma ben quattro preparatori atletici che lavorano distintamente su ognuna delle quattro competenze. Si può giocare anche in coppia, non per forza singolarmente. Di solito viene considerato uno sport da classe agiata e la sua diffusione, per lo meno in Italia, è molto limitata. In realtà si tratta di una disciplina davvero affascinante a cui andrebbe data una possibilità. Il livello di intrattenimento è davvero alto e risulta, anche per i neofiti, molto divertente da praticare.

Lo squash, come il tennis è uno sport che si gioca con la racchetta

Può essere praticato in modalità singola cioè uno contro uno, oppure doppia con la formula due contro due. Il campo da gioco è rettangolare e la pallina utilizzata è molto piccola ed in gomma. Di recente è stato anche riconosciuto come sport olimpico dal Comitato Internazionale delle Olimpiadi ma è ancora in attesa di essere ammesso alle gare vere e proprie. Il gioco inizia con la battuta di uno dei due giocatori (estratto a sorte) che farà colpire la parete dalla pallina di gomma. La palla dovrà cadere poi nel semi-campo avversario e da qui avrà inizio l’azione: ogni giocatore si alternerà nel colpire la palla, che può rimbalzare sul pavimento una sola volta prima di essere colpita nuovamente. Si conquista il punto solo quando l’avversario commette errore, fermo restando che non è ammesso ostacolarlo mentre cerca di raggiungere la pallina. Lo squash tutto sommato è come un “tennis” velocizzato. Gli spazi  di gioco sono ristretti e la velocità e la prontezza dei riflessi sono attributi fondamentali. Si tratta di una disciplina ad alta intensità, divertente e decisamente competitiva. Molto di frequente viene praticato in palestre come allenamento cardiovascolare. I ritmi di gioco e l’obiettivo della vittoria sono i motivi principali per cui questa disciplina piace molto sia agli adulti che ai più piccini.

Tennis o squash, quale è più adatto a te?

Dovendo scegliere tra le due discipline, il tennis e lo squash sono simili ma molto differenti. Chi vuole sudare divertendosi, dovrebbe scegliere lo squash. Chi vuole imparare uno sport tattico, raffinato e ad alta intensità dovrà per forza optare per il tennis. Siete d’accordo?

Tennis o squash che sia, ricordate di idratarvi adeguatamente integrando con dei sali minerali  utili nell’idratazione, nel recupero dell’energia e della funzionalità neuro-muscolare.

Silvia Ciuffetelli
Sport-Addicted

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