Cosa non sappiamo riguardo la leptina?

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La leptina è un elemento molto importante per il nostro organismo ma non tanto conosciuto, è difficile infatti sentir parlare del suo ruolo fondamentale. Facciamo luce su questa molecola

Di cosa stiamo parlando?

La leptina è il principale ormone proteico prodotto dal tessuto adiposo, essa viene però anche sintetizzata nel tessuto muscolare scheletrico, nella placenta, nella mucosa gastrica e nell’ipofisi.

Essendo prodotta primariamente dagli adipociti (le cellule adipose), viene da se che maggiore è la quantità di cellule adipose proporzionalmente maggiore saranno i livelli di leptina.

Tale molecola è deputata al controllo del peso, della temperatura corporea, della sensazione di fame e sete ed infine della percezione del freddo

Cosa stimola o inibisce la sua produzione

Oltre alla quantità di tessuto grasso, ci sono altri fattori legati alla sintesi di tale ormone, il principale fra questi è dato dall’insulina: a valori bassi di insulina corrispondono livelli bassi di leptina. Un esempio per comprendere al meglio il processo potrebbe essere il digiuno, fase durante la quale l’insulina è più bassa e la leptina, che fa da regolatore dell’appetito, viene inibita.

Inoltre la secrezione di leptina viene inibita da altri ormoni, come l’ormone della crescita (GH), dall’azione di neurotrasmettitori; mentre al contrario aumenta in presenza di infezioni acute o infiammazioni e grazie alla presenza di alcuni ormoni, detti steroidei, come ad esempio il cortisolo.

Che funzioni esercita nel nostro corpo?

Entriamo nello specifico e andiamo a scoprire quali sono le numerosi funzioni biologiche di questo elemento oltre a regolare il senso di sazietà:

– regola l’attività tiroidea;
– facilita l’ematopoiesi(ossia tutti i processi di formazione e eritrociti1maturazione delle cellule del sangue);
– regola il sistema immunologico (la leptina potenzia le difese immunitarie fino a scatenare vere e proprie malattie autoimmuni);
– regola il sistema riproduttivo (favorisce la secrezione di gonadotropine, viene prodotta anche dalla placenta);
– regola la formazione dell’osso.

Leptina e gli zuccheri..che legame c’è?

In una condizione in cui il cibo ricco di zuccheri abbonda nella nostra vita quotidiana e l’attività fisica è poca il nostro corpo si sforza di mantenere i livelli di glucosio nel sangue entro i limiti, e lo fa secernendo quantità crescenti sia di insulina che di leptina.

Maggiore è la velocità con cui assorbiamo il cibo, maggiore è la velocità con cui crescono i livelli di zucchero nel sangue e maggiore è la necessità d’insulina e leptina. Più un alimento è stato raffinato e più sarà assorbito velocemente dal corpo e più questo squilibrio ormonale si aggrava.

Il nostro organismo si abitua a livelli costantemente elevati di questi due ormoni e non risponde più allo stesso modo. Quantità crescenti portano ad esigenze sempre maggiori, questo fenomeno, come abbiamo già visto, è detto “resistenza” all’insulina, ma in realtà lo è anche per la leptina.

In questa condizione il pancreas, deputato alla produzione di insulina non è più in grado di diabetes1produrne abbastanza e il cervello va in tilt non riuscendo a rispondere ai vari segnali che riceve. Da qui gli zuccheri si accumulano nel sangue e nel tempo si potrebbe andare incontro allo sviluppo di malattie come il diabete e di conseguenza a patologie ad esso correlate: patologie cardiovascolari, malattie neurodegenerative, infiammazioni croniche, obesità.

Conclusioni

Non va quindi sottovalutato il ruolo della leptina nel mantenimento dell’equilibrio per il metabolismo dei carboidrati.

E’ indispensabile evitare di mettere in atto quel circolo vizioso che porta a scompensi ormonali e biochimici e che di conseguenza non permette al nostro corpo di assimilare gli zuccheri nella maniera corretta.

Come si può fare questo? Sicuramente è giusto sostenere un comportamento adeguato ed equilibrato in ambito alimentare, poiché siamo ciò che mangiamo e quello che introduciamo si riflette sul benessere del nostro corpo. Acquisiamo la buona abitudine di mangiare cibo di alta qualità, il più naturale possibile; evitare cibi pronti, sicuramente più comodi ma molto meno salutari e più “finti”; impariamo ad apprezzare il vero gusto degli alimenti, evitando di camuffarli con grandi quantità di zuccheri.

cannella1Inoltre quelle carenze nutrizionali che non riusciamo a colmare attraverso l’alimentazione, non abbiate paura a coprirle attraverso un’integrazione suppletiva, nello specifico nell’ambito del buon metabolismo dei carboidrati, un integratore a base di cannella, cromo e carnitina aiuterebbe molto l’assimilazione di questa classe di macronutrienti.
Lo sforzo da fare è più semplice di quanto non si pensi!

Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista

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Questo articolo ha 3 commenti

  1. matteo

    Buongiorno. Sono il papà di un bimbo dt1 con esordio aprile anno scorso. È un bimbo magro, che necessita di poca insulina. Ha sempre fame,anche da prima dell esordio. Ha senso misurare la leptina? Si può farla calare?

    1. Carolina Capriolo

      Buongiorno Matteo,
      E’ possibile agire per riequilibrare i livelli di tale ormone, agendo sia sull’alimentazione che sull’integrazione. Per approfondire l’argomento la contatto io in privato.

  2. FABIO LUCENTINI

    e’ stato molto interessante ed esaustivo grazie le auguro una splendida giornata

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