I 6 benefici nell’assumere il finocchio

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Dobbiamo fare una prima distinzione, per non confonderci: quando noi mangiamo il finocchio (la verdura carnosa bianca) stiamo sfruttando una specifica varietà detta finocchio dolce, quando invece sfruttiamo i piccoli frutti (che chiamiamo impropriamente “semi”) negli impasti o per le tisane, stiamo consumando il finocchio selvatico, un’altra varietà.

Oggi andremo a scoprirne le proprietà benefiche.

Che benefici possiamo trarre dal finocchio?

Il finocchio è una pianta erbacea diffusa nel Mediterraneo, e la parte che mangiamo come verdura è rappresentata dalle foglie carnose bianche che crescono fitte e unite tra loro.

– 1 Il finocchio è noto soprattutto per le sue proprietà digestive (favorisce infatti tutti i processi digestivi); ma è amico di tutto l’apparato gastrointestinale. Possiede infatti anche la capacità di evitare la formazione di gas intestinali, contrasta la fermentazione dei cibi e contiene una sostanza in grado di limitare i crampi e i dolori addominali (allevia gli spasmi muscolari), detta anetolo.

– 2 Il finocchio ha, inoltre, proprietà depurative, in particolare a carico del fegato e del sangue. Favorisce quindi la disintossicazione dell’organo epatico.

– 3 Ha, inoltre, potere antinfiammatorio, è quindi adatto nella gestione di raffreddori o malanni di stagione.

– 4 È composto principalmente d’acqua, è ricco di sali minerali, nello specifico possiede molto potassio; contiene inoltre vitamina A, vitamina C e alcune vitamine del gruppo B. È discretamente ricco di flavonoidi, quindi di sostanze con un ruolo antiossidante.

– 5 Sembra inoltre che il finocchio sia anche utile a donare un sapore più gradevole al latte materno

– 6 Il finocchio ha un effetto equilibrante sui livelli ormonali femminili, può favorire la regolarizzazione del ciclo mestruale, la secrezione del latte materno e prevenire il tumore al seno.

I semi di finocchio

I semi di finocchio (più correttamente definiti “acheni”, una tipologia specifica di frutto) presentano una composizione chimica ricca di oli essenziali i cui principi attivi più importanti sono:
Il Trans-anetolo – che dà la connotazione dolce
Il Fencone – più amaro

Solitamente ne vengono sfruttate le proprietà preparando dei decotti a base di semi di finocchio, quest’ultimi infatti aiutano a ridurre i sintomi correlati alle difficoltà digestive; oppure attraverso l’infusione a caldo dei semi di finocchio (un grammo di semi per 100 ml di acqua a 60-70°C per 6-8 minuti circa). Alcuni studi hanno osservato che se assunti prima del pasto, possono evitare o ridurre notevolmente la pesantezza allo stomaco, la sonnolenza post prandiale, l’aerofagia, il singhiozzo, la fermentazione-tensione intestinale, crampi addominali e le nausee in gravidanza.

Pare che gli infusi a base di semi di finocchio agiscano efficacemente anche sulla diuresi.

Il finocchio in cucina

Ottimo crudo, nelle insalate, ma anche cotto. Ecco la tradizionale ricetta dei finocchi gratinati.
Una volta tagliati a strisce possono essere fatti sbollentare in acqua salata. Successivamente versate un filo d’olio extravergine d’oliva sul fondo di una pirofila e rivestirla di pan grattato (rigorosamente integrale) oppure con farina di mandorle. Sistemate poi i finocchi scolati all’interno della pirofila e condirli con altro pan grattato integrale o altra farina di mandorle, 1 cucchiaio di parmigiano reggiano e un altro goccio di olio evo. Cuocete i finocchi a 180 gradi per 15 minuti circa et voilà!

Se però il sapore non vi alletta e al contempo non volete privarvi delle sue proprietà benefiche per l’organismo, potete trovarlo anche concentrato come integrazione suppletiva.

Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista

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