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Le 3 categorie di cibi da evitare assolutamente

Le 3 categorie di cibi da evitare assolutamente

La dieta moderna ha per molti anni preso la direzione del “tutto pronto e veloce” dimenticandosi della vera funzione del cibo che è quella di nutrirci. Ci ritroviamo a mangiare “cose” che invece non ci nutriscono e in più ci fanno male. Queste sono le tre categorie principali di cibi da evitare a cui dovremmo prestare attenzione.

1) Zucchero

zucchero biancoLo zucchero è come se fosse una “droga” nel senso che crea una vera e propria dipendenza, più zucchero mangi più ne vorresti. Si ricava dalla canna o dalla barbabietola con diverse altre sostanze tra cui la calce viva, acido carbonico, l’anidride solforosa e blu oltremare. E’ una sostanza quasi artificiale che è riconosciuta dal corpo come qualcosa di estraneo.

Ogni volta che inseriamo zuccheri stimoliamo la produzione di insulina che lavora per abbassare i livelli di zucchero nel sangue. Più ne mangiamo più abbiamo bisogno che il corpo produca elevate quantità di insulina. Se si esagera e con il passare del tempo l’insulina non è più sufficiente e si raggiunge lo stadio di insulino-resistenza, dopo di quello c’è il diabete. Tanto zucchero provoca stress per le arterie accelerando l’ossidazione e quindi l’invecchiamento e il sorgere di malattie.

Siamo talmente abituati allo zucchero al giorno d’oggi che ci sembra impossibile smettere. Invece chi ha provato a eliminarlo dal proprio regime alimentare ha scoperto come, una volta “disintossicati” si apprezzano di più i veri sapori del cibo. Le stesse cose che mangiavi prima ti sembreranno talmente dolci da essere immangiabili e ti dirai “ma come ho fatto a mangiare questa roba prima?”.

Non riesci a fare a meno dello zucchero? Prova ad usare zuccheri naturali come la Stevia o lo Xilitolo. Si trovano nei supermercati o nelle erboristerie e sono ricevuti molto meglio dal corpo.

2) Carboidrati raffinati

pasta al sugoPer carboidrati raffinati intendiamo tutti quei prodotti lavorati tipo pane bianco, pasta, pizza, dolci, bibite zuccherine, cibo dei fast food, fritti, farine bianche, frutta essiccata, ecc.

Lo zucchero è veramente ovunque oggi giorno. Se tu spendi un po’ di tempo a guardare le etichette dei supermercati ti sorprenderai di vedere lo zucchero ovunque e sempre tra i primi ingredienti, il che vuol dire che è anche sempre in grosse quantità. Anche cibi salati hanno lo zucchero dentro, è davvero sorprendente!

Il discorso per i carboidrati raffinati è molto simile a quello dello zucchero. Il corpo non li considera alimenti naturali e si infiamma l’apparato digerente. Si parla proprio di infiammazione cronica. Anche i carboidrati raffinati fanno alzare l’insulina come descritto per lo zucchero.

Sono cibi che mangi e poi ti senti stanco e gonfio, senza contare che portano all’accumulo di grasso in eccesso.

Non riesci a fare a meno di pasta, pane e pizza? Prova a sostituirli perlomeno con i corrispettivi integrali di kamut o di farro. Sono altrettanto buoni ma creano meno danni al tuo corpo rispetto a quelli bianchi raffinati.

3) Grassi cattivi

fast food

Sono i cosiddetti “grassi trans” che vengono creati aggiungendo idrogeno all’olio vegetale durante la produzione del cibo per renderlo solido. Questo rende i grassi meno inclini al deterioramento e a rimanere freschi negli scaffali del supermercato.
Si trovano comunemente nei fritti come le patatine o nel pollo fritto, nei biscotti, nei cracker e in tantissimi altri alimenti industriali.

Per il tuo corpo sono dannosissimi perché creano il caos a livello cellulare nelle tue cellule perché sono sostanze totalmente artificiali da cui è meglio stare alla larga. Sono inoltre collegati con diversi problemi di salute come il cancro, obesità, asma, alzheimer e malattie cardiache.

I grassi non sono tutti da evitare, i grassi buoni esistono e sono fondamentali per il corpo. Stiamo parlando di noci, mandorle, olio di oliva crudo, pesce azzurro, avocado, ecc.

Conclusioni

Potresti avere l’impressione, leggendo questo articolo, che i cibi da evitare siano tutti, che non si possa mangiare nulla. In realtà è facile alimentarsi correttamente, ne parleremo approfonditamente in questo sito su come fare, ma in linea di massima bisogna ricordarsi di stare lontani dagli zuccheri e di preferire alimenti il più possibile vicini alla loro forma naturale.

Alla tua salute,
Francesca Marcon, Biologa

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Fonti:

Insulin resistance, its metabolic effects. Dr. Ron Rosedale.

Diet and aging. Ribarič S. Oxid Med Cell Longev. 2012;2012:741468.

Artemis P. Simopoulos. The Importance of the Omega-6/Omega-3 Fatty Acid Ratio in Cardiovascular Disease and Other Chronic Diseases. Experimental Biology and Medicine 2008, 233:674-688. doi: 10.3181/0711-MR-311 L Ron Hubbard. Clear Body Clear Mind Bridge Publications 1990, Bridge Publications

Questo articolo ha 13 commenti.

  1. Grazie per i tuoi consigli dottoressa
    Ho migliorato la salute di tutta la famiglia

  2. Uno sportivo che desidera migliorare i propri obiettivi non può fare a meno di carboidrati come ad esempio il riso, per di più le versioni integrali che contengono acido fitico e non sono indicati dopo una fase di recupero.

    1. Buongiorno Marco,
      Come ha detto bene lei il riso integrale, come ogni cereale integrale o ogni legume, contengono una maggior concentrazione di fitati, e questi essendo antinutrienti, ostacolano l’assimilazione di elementi fondamentali per la fisiologia cellulare, compreso durante il recupero muscolare. Ha anche ragione ad affermare che uno sportivo, che fa attività fisica intensa, non può rinunciare completamente ai carboidrati, ad ogni modo risulta fondamentale la scelta del carboidrati: è SEMPRE consigliato di evitare gli zuccheri semplici e raffinati e di evitare la farina 00. Il riso può essere assunto come basmati (anche non integrale), i legumi possono essere ammollati per bene, per ridurre la loro % di fitati e lectine. Migliorare la qualità del carboidrato, e più in generale dell’alimentazione, migliora le prestazioni fisiche e preserva una giusta fisiologia cellulare e metabolica.

      1. Buonasera, è possibile contrastare i fitati con un integrazione di vitamina c e/o aggiungendo alimenti che ne sono “ricchi” ai cereali integrali?

        1. Buongiorno Alessandro,
          Sicuramente la vitamina C ha un’azione antiossidante e detossificante e aiuta a “neutralizzare” l’effetto chelante dei fitati verso i nutrienti importanti come il Ferro e lo Zinco; è sempre quindi consigliato seguire un’alimentazione ricca e varia, caratterizzata dalla presenza di ortaggi e frutta di stagione e cereali integrali.

  3. Non utilizzo lo zucchero da parecchi anni, seguendo i vostri consigli di integrazione e alimentari sto cercando di ridurre pane e pasta, ma non mi e’ chiaro perche’ si possono sostituire con kamut o farro. Non innalzano anche questi la glicemia?
    Grazie,
    Massimiliano Ghezzo

    1. Buonasera Massimiliano,
      L’idea è che cereali come kamut e farro, pur avendo lo stesso glutine (e alzando quindi la glicemia), sono meno raffinati. Ciò significa che hanno un maggior potere nutrizionale, sono più ricchi di fibra (per questo motivo è sempre meglio prediligere dei cereali integrali) e quindi determinano un innalzamento della glicemia minore e più graduale. Un cibo più raffinato viene assimilato dal nostro stomaco in modo più veloce determinando un più alto picco glicemico.

      Inoltre il farro rispetto al grano tenero, ha una minor quantità di glutine al suo interno e questo è un fattore positivo.

  4. Gentile biologa, sui “grassi cattivi” ci sono, ma in quanto a “zuccheri” e “carboidrati” proprio non riesco non solo ad evitarli ma neppure a ridurli. Consigliami come provarci. Grazie un dolce saluto.

    1. Buongiorno Luigi,

      Capisco, è una situazione comune. Purtroppo siamo talmente abituati ad assumere zuccheri e carboidrati che il corpo ce li chiede voracemente. Il punto è proprio che questa richiesta del corpo non è naturale ma è alterata dalle cattive abitudine per cui ci sembra che il corpo voglia carboidrati e zuccheri, ma in realtà li chiede solo perchè è dipendente da essi, quasi come se fosse una droga, per usare un termine forte.
      Quando uno è dipendente da qualcosa non si consiglia mai di smettere di colpo, è buona cosa farlo gradualmente, altrimenti si hanno delle vere e proprie crisi di astinenza! Può essere utile, e molto più salutare, quindi iniziare ad usare la stevia invece dello zucchero e invece dei carboidrati raffinati usare delle farine e cereali alternativi come quinoa, farro, kamut. Poi progressivamente si inizia a ridurre anche quelli. Il segreto è la gradualità. Può esserti utile fare anche il test Numex: http://www.numex.it che ti può dare un quadro più approfondito sulla tua situazione metabolica e capire cosa fare.

  5. eh va be’ ma come si fa a non mangiar pasta pane ecc?con la vita che si fa’ sempre di corsa a volte un bel piatto di pasta ci vuole,,,,

    1. Ciao Fulvio,

      Un bel piatto di pasta ogni tanto non te lo leva nessuno! Non è produttivo, bello e nemmeno efficace essere estremisti.
      Tuttavia gli ultimi studi dicono che sarebbe meglio per la salute evitare la pasta per cui per lo meno meglio non mangiarla tutti giorni, ma magari solo una volta a settimana o ogni 2 settimane.
      Ci sono tante cose che puoi mangiare di fretta più salutari della pasta 😉

      Poi dipende sempre dall’obiettivo che uno si pone:
      mangiare per nutrirsi e stare bene oppure mangiare con gusto?

      C’è da aggiungere alla scelta qui sopra che spesso le persone pensano che per mangiare con gusto voglia dire mangiare pasta, pane, pizza.
      Invece ci sono tantissimi modi di mangiare bene anche senza, sia evitando proprio la pasta e abituandosi a mangiare altro, sia trovando dei sostituti: pasta integrale, pasta di kamut, di grandi saraceno, ecc.

  6. Grazie! Informazioni che già sapevo ma siete riusciti con le vostre spiegazioni semplici a rendere chiaro il concetto!

    1. grazie sapevo queste cose ma ora mi sono chiarita le idee

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