Stress da rientro, un ostacolo più grande di noi?

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Sembra solo ieri che ci dicevano “Ci rivediamo a settembre!” e noi spensierati pensavamo avessimo un sacco di tempo davanti perStress da rientrorilassarci e staccare un po’ la spina… ma come?? Siamo già a settembre? Ebbene sì, le tanto desiderate ferie sono passate, e magari per qualcuno sono già lontane e dimenticate. Anche se sembra impossibile, un modo per ripartire col piede giusto e la giusta grinta c’è, scopriamolo assieme!

Innanzitutto, potrà essere banale, ma per riprendere “col botto” bisogna sentirsi in salute ed essere nel pieno delle nostre forze.

A chi mi riferisco?

Lo stress da rientro è quella condizione che ci fa sentire tremendamente tesi e in ansia ancora prima di iniziare, che noi siamo scolari, lavoratori, studenti universitari o mamme super indaffarate, spesso ci sentiamo molto più stanchi di prima e questo va ad influire sia sul nostro umore che sulle nostre prestazioni.

Non è un caso che al rientro dalle vacanze, a pochi giorni dalla ripresa, accusiamo qualche acciacco o fastidio fisico. Spesso ci si gonfia la pancia, il nostro intestino, che per settimana è stato regolare, diventa scombussolato, le energie crollano e nel peggiore dei casi possiamo avere anche qualche sfogo cutaneo.

Com’è possibile evitare tutto questo? Facciamo un passo per volta e analizziamo punto per punto.

Alimentazione: quello che succede in ferie, rimane in ferie!

Spesso quando andiamo in vacanza facciamo fatica a seguire la nostra alimentazione standard e alle volte, nonostante la buona volontà, siamo più portati a sgarrare e mangiare cose che non siamo abituati ad assumere.

Per prima cosa è fortemente consigliato evitare tutti quegli alimenti ricchi di zuccheri e altamente raffinati ed elaborati, poiché peggiorano fortemente i nostri livelli di energia in fase di stress da rientro. Ci appesantiscono e accentuano la sensazione di stanchezza. Inoltre essendo proinfiammatori, tendono ad acutizzare ogni altro eventuale fastidio.

I carboidrati raffinati possono anche creare ritenzione idrica, quindi provocare gonfiore, per agevolare invece il corpo a sgonfiarsi e a perdere i liquidi in eccesso, sembra una contraddizione, è consigliato aumentare il consumo di acqua. In questo modo miglioriamo il nostro stato d’idratazione e buttiamo fuori tutte le tossine e le sostanze superflue.

Aiutiamo il secondo cervello

Cambiare i ritmi e le abitudini, come abbiamo anticipato poco fa, può portare degli scompensi anche all’intestino. E’ possibile aiutarlo a rinforzarsi inserendo ogni tanto nella nostra alimentazione dello yogurt greco o del Kefir, cibi ricchi di fermenti lattici. In questo modo l’intestino, anche definito “secondo cervello”, dovrebbe regolarizzarsi e la sua flora intestinale dovrebbe riportarsi all’equilibrio. Se lo yogurt non fosse sufficiente si può pensare anche ad integrare con dei fermenti lattici concentrati o dei probiotici.

Teniamo tutto sotto controllo

Un fattore altrettanto importante è quello psicologico. Per evitare di dover affrontare un forte stress da rientro è possibile aiutarsi attraverso le proprietà adattogene di alcune piante. Infatti ce ne sono alcune, come la Rhodiola o la Passiflora, i cui principi attivi vengono appunto definiti adattogeni, poiché sono in grado di “modulare” e regolarizzare quei livelli ormonali che in fase di stress produciamo troppo.

Tali estratti erbali hanno quindi il potere di diminuire i sintomi quali ansia e tensione, che sicuramente nella fase delicata di rientro alle nostre normali attività, tendono ad aumentare.

Il potere delle proteine

Le proteine, possono rivelarsi altamente preziose per migliorare le nostre prestazioni, la capacità di concentrazione e i livelli di energia. Esse infatti sono costituite da aminoacidi, elementi nutrizionali che ricoprono numerosissime funzioni all’interno del nostro metabolismo.

L’apporto aminoacidico più completo lo troviamo negli alimenti di origine animale, soprattutto carne, pesce, uova e latticini. E’ possibile anche inserirli attraverso elementi vegetali come i legumi, la quinoa (uno pseudocereale) e la frutta secca.

Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista

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Questo articolo ha 3 commenti

  1. D'Aleo Giuseppe

    Ottimi consigli, condivido pienamente gli orientamenti descritti.
    Specialmente per l’intestino come secondo cervello.

    Saluti alla nutrizionista

  2. Teresa rosa

    GRAZIE mille

  3. Pierino Arenzani

    Grazie!

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